La storia del Suiseki - G.B.M.V. Gruppo Bonsaisti Medio Valdarno

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LA STORIA DEL SUISEKI

La bizzarria della natura imprime in alcune pietre una forma particolarissima che stimola la fantasia di chi le osserva con attenzione. Un Suiseki, per essere tale, deve avere la bellezza della casualità che stimola la fantasia o anche, semplicemente, la bellezza astratta.
Così come il Bonsai, il Suiseki nacque in Cina circa 2000 anni fa e la sua storia si intreccia spesso con quella delle piante in miniatura, ma già da quei tempi la bellezza  di una forma rocciosa veniva esaltata al massimo, isolandola, perchè fosse ben riconoscibile ciò che la sua forma poteva suggerire.
Suiseki è un termine giapponese che significa SUI (Acqua) e SEKI (pietra) "pietra lavorata dell'acqua". La pietra rappresenta le caratteristiche YANG: il maschile, duro, inflessibile, caldo, brillante, ruvido, penetrante, ecc. Le caratteristiche YIN sono l'estatto contrario espresso dall'acqua: il femminile, borbido, umido, flessibile, freddo, opaco, liscio, ricettivo ecc. Il Suiseki per essere tale deve essere modellato, scavato, eroso eslusivamente dalla Natura, mai dalla mano dell'uomo. Non si tratta di pietre qualsiasi, ma di pietre do notevoleforza espressiva, con una particolare forma, colore e struttura. Si distingue tra "pietre paesaggio" (sansui-kei-seki) e "pietre oggetto" (keisho-seki). Le prime riflettono paesaggi come montagne, laghi o fiumi, mentre le pietre oggetto possiedono forme che ricordano animali o sculture.
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