POTATURA
Con
questa lavorazione vogliamo comprendere tutte le operazioni di
potatura della parte aerea del bonsai. Possiamo dividere la potatura in
tre lavorazioni particolari:
POTATURA DEI RAMI
Con
questo tipo d'intervento vogliamo eliminare i rami che per varie
ragioni non rientrano nella forma che il bonsai assumerà in futuro. Ad
esempio dovranno essere sicuramente eliminati: I rami che crescono alla
base del tronco; quelli che crescono insieme dallo stesso punto; i rami
che sono secchi o malformati o tutti quelli che risultano inutili alla
struttura.
bene
proteggere il taglio con pasta cicatrizzante (andrà benissimo quella
comunemente usata per gli innesti). Il periodo migliore per fare la
potatura dei rami è il periodo invernale.
POTATURA DEI GERMOGLI O CIMATURA
L'obiettivo
è quello di mantenere la chioma della pianta entro il disegno del
bonsai e infittirne la vegetazione. In genere si pota ogni nuovo
rametto, riducendolo a due foglie, quando ne ha sviluppate 6 o 8.
E’ un’operazione che si effettua in prevalenza nel
periodo primaverile-estivo.
DEFOGLIAZIONE
Uno
degli scopo principali del bonsaista è quello di ottenere una
riduzione della dimensione delle foglie. Tecnicamente questa
lavorazione consiste nell’eliminazione parziale o totale
delle foglie del bonsai. Si tratta di tagliare, con forbici ben
affilate, le foglie della pianta,lasciando i piccioli (questo per non
danneggiare le gemme ascellari). Questa operazione fa sì che le foglie
dopo circa 3\4 settimane ricresceranno proprio con una dimensione più
piccola rispetto a quelle precedenti. È un intervento che va fatta solo
su piante che godono d'ottima salute e in genere non va mai effettuata
nell'anno in cui è stato effettuato il trapianto. Il periodo migliore è
durante i mesi di maggio e giugno
FILO METALLICO
L'applicazione
del filo metallico sui rami ha l’obiettivo di indirizzare
questi ultimi nella direzione voluta ed in definitiva a dare al bonsai
la migliore forma possibile. A questo scopo viene usato filo di
alluminio anodizzato in varie misure (in alternativa si può usare il
filo dirame) che assicura una buona tenuta nonché una relativa facilità
di utilizzo. Individuato il ramo da piegare e scelto il diametro del
filo più adatto allo scopo, iniziamo ad avvolgere il filo con spire
regolari intorno al ramo (Con un'angolazione di circa 45°).
Nell'avvolgere il ramo dobbiamo far attenzione a non stringerlo troppo
intorno al ramo e a non danneggiare le gemme (o gli aghi nelle
conifere) presenti. Dopo aver steso il filo non resta che piegare il
ramo nella direzione desiderata, facendo attenzione a non rompere il
ramo a causa di una eccessiva torsione. Il periodo migliore per questa
tecnica è il periodo vegetativo, anche se può essere effettuata,
generalmente, durante tutto l'arco dell'anno. Controllate spesso lo
stato del ramo legato. Quest'ultimo ingrossando crescerà intorno al
filo. Per evitare che questo segni il ramo è buona regola togliere il
filo non appena incomincerà ad intaccare il ramo. Per toglierlo si può
ricorrere al taglio delle spire con l'aiuto di una tronchese.
Piegature dopo aver effettuato la legatura con il filo metallico
RAFIATURA
La
rafiatura viene eseguita prima di mettere il filo metallico, quando
necessita di fare pieghe su rami di grosse sezioni. La rafia
precedentemente bagnata e poi avvolta molto stretta al ramo serve per
tenere umido il legno in modo che sia piu malleabole e protegge il ramo
durante la piegatura, spesso sopra la rafia viene messo anche della
gomma ben stretta per aumentare il livello di protezione