MATERIALE DI PARTENZA
Chiunque
voglia iniziare a fare bonsai deve prima procurarsi delle piante su cui
poter lavorare. In ogni caso bisognerà armarsi di pazienza.
Un
bonsai non si ottiene in pochi giorni, ma bensì passerà un lungo
periodo prima di ottenere risultati soddisfacenti, ora andiamo a vedere
come sciegliere e come procurarsi il materiale.
Sono da preferirsi le piante che hanno:
Apparato
radicale: Le radici devono disporsi possibilmente a raggera e essere
visibile la prima parte che poi penetra nel terreno.
Il
tronco, deve essere a secondo degli stili eretto o sinuoso, avere un
buon diametro al piede e avere conicità, cioè che si assottiglia
graduatamente verso l'alto. Importante anche la presenza di una bella
corteccia sinonimo di vecchiaia, in alcune essenze sopratutto le
conifere è importante la presenza di shari e jin, sono ferite nella
corteccia o resti di rami rotti che danno un aspetto ancora più vissuto.
La ramificazione che sia disposto nei due lati e dietro che permetta di dare tridimenzionalità alla pianta
COME PROCURARSI IL MATERIALE
Il
metodo più veloce, ma allo stesso tempo più costoso per avere un
bonsai, è quello di comprarlo in un vivaio specializzato. Che dire? In
questo modo ci perdiamo la parte più bella di fare bonsai, ovvero quello
di crearlo e vederlo crescere. Credeteci! È molto più soddisfacente
crearne uno con le nostre mani piuttosto che lavorarne uno fatto da
altri.
La nostra scelta si
può spostare sui cosiddetti pre-bonsai. Sono piante sulle quali sono
state applicate le cure essenziali. Il miglior modo per ottenere del
buon materiale a buon mercato è quello di procurarsi delle piante presso
i comuni vivai. La nostra scelta dovrà rivolgersi ad alberelli con le
caratteristiche giuste per ottenere dei buoni bonsai.
Un
altro modo per ottenere materiale per bonsai è la raccolta di piante in
natura. Attenzione però! È vietato andare nei boschi a prendere piante.
Raccoglierle è possibile solo nei fondi privati… per intenderci nei
giardini.
COME CREARE IL MATERIALE
Fin
qui abbiamo esaminato i sistemi di raccolta che prevedono l'utilizzo di
piante con già qualche anno di età. Questo permette di risparmiare del
tempo rispetto agli altri sistemi qui sotto elencati:
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Da seme, i tempi sono lungnissimi ma possiamo seminare le pianticelle.
Attenzione però. Ci sono in commercio delle confezioni di semi per
bonsai. Si tratta di ottimi sementi ma che non daranno un bonsai.
Semplicemente faranno crescere una pianticella di una data specie. Il
bonsai lo dovremo ottenere noi con le dovute tecniche.
-
La talea, le talee si possono fare semi-legnose, tagliando piccoli
rametti da una pianta togliere le foglie lasciandone solo 2 alla
sommità facendo un tagli a 45 gradi nella parte inferiore e metterla in
un terreno conposto da sabbia e terriccio, periodo giusto
giugno-luglio. Talee legnose, il procedimento è come il precedente solo
che si prende rami più legnosi e si fanno in autunno
-
La margotta, si scieglie un ramo interessante per la sua forma da una
pianta, si toglie un anello di corteccia di circa 2 centimetri fino al
cambio,poi si prende dello sfagno ben bagnato si mette sull'anello e si
fascia con del celofan trasparente e sopra uno nero in modo che il sole
non bruci le radici, teniamolo sempre ben bagnato aiutandosi con una
siringa, dopo 2-3 mesi togliamo il celofan nero e controlliamo, se ci
sono le radici senza togliere quello bianco quando avra sufficenti
radici tagliare al di sotto e invasare.
È
bene precisare infine che il bonsai non è prerogativa solo delle piante
d'origine giapponese. Al contrario, ogni tipo di pianta è suscettibile
d'essere coltivata a bonsai, soprattutto le piante che sono originarie e
che vivono nel nostro clima mediterraneo (che tra l'altro hanno così la
possibilità di crescere meglio nel loro habitat naturale). La scelta di
tale materiale contribuirebbe inoltre a far sì che; arte bonsai
italiana si sviluppi con una propria identità, distinta da quella
giapponese.